Crisi di liquidità da Covid-19: come si evita con la compensazione

“In questo momento così drammatico per  le imprese – afferma il Presidente della start-up veronese Compensiamo – abbiamo deciso di dare il nostro contributo. Con “Solidarietà Compensiamo”  fino al 31 maggio offriamo l’adesione gratuita alla piattaforma fintech che compensa i debiti con i crediti commerciali tra imprese b2b”. 

L’offerta include l’adesione gratis per sempre e la possibilità di usufruire di entrambi i servizi di gestione senza commissioni per un anno. La gestione corrente comprende tutte le scadenze aperte alla data di inserimento nel sistema. La gestione degli insoluti la possibilità di inserire fatture già emesse ma non incassate alla scadenza per poter compensare dei crediti già scaduti anche con debiti futuri. 

Compensiamo è il solo sistema digitale italiano che permette di compensare i debiti e crediti che si creano tra le imprese.

“Il meccanismo per creare compensazioni,  che abbiamo messo in atto, prosegue Barbarani, funziona molto bene se le imprese aderenti coinvolgono i loro clienti e fornitori. Tanto che da un’analisi delle fatture di 700 imprese geolocalizzate nell’area di Padova sono emerse oltre 400 compensazioni. Con Compensiamo riusciamo quindi a ridurre il bisogno di liquidità e dare sicurezza ai crediti, problematica che è sempre esistita, ma oggi è vitale per la sopravvivenza delle imprese. La compensazione è stata proposta come soluzione all’attuale crisi di liquidità  anche dalla Confimi Industria, la Confederazione dell’industria manifatturiera e dell’impresa privata (nota qui)”.

Compensiamo ha organizzato delle webcall con gli imprenditori  ogni martedì, alle ore 14, e giovedì, alle ore 17, per fugare ogni dubbio. Ci si può iscrivere a questo link

L’idea di compensare le fatture è nata da alcune riflessioni sulla pluriventennale attività di commercialista di Barbarani e sulle difficoltà di incasso dei crediti in quanto i suoi clienti lamentavano la difficoltà ad incassare i loro e quindi a pagare i fornitori. Parlandone con un suo fornitore di assistenza software, Paolo Mafficini, poi divenuto socio fondatore di Compensiamo, Barbarani ha trovato nella Compensazione Volontaria Multilaterale (art. 1252 del Codice Civile) la soluzione al problema. Il cliente insolvente avrebbe pagato direttamente Mafficini. Riportando l’operazione nei rapporti commerciali tra imprese, il tutto si sostanzia nella registrazione di due operazioni a libro contabile, senza che si muovano contanti. Di qui l’utilità della piattaforma per ridurre il livello di liquidità necessario a far fronte a debiti e crediti nel sistema economico.

COS’È COMPENSIAMO

Il servizio di compensazione tra i crediti ed i debiti commerciali delle aziende è svolto tramite la piattaforma Compensiamo ove l’azienda aderente farà confluire i dati delle fatture emesse tramite l’ upload del file relativo alle fatture elettroniche. L’algoritmo proprietario di Compensiamo cercherà in brevissimo tempo tutte le possibili compensazioni tra posizioni creditorie e debitorie delle aziende aderenti comunicando alle stesse le possibili compensazioni e lasciando sempre alle medesime la più ampia libertà se accettarle o meno.

Come in un normale F24 si possono compensare crediti con debiti versi enti diversi, Agenzia delle Entrate, Inail, Inps, Regioni Comuni, etc., così all’interno della piattaforma Compensiamo le imprese aderenti possono compensare i loro crediti con i loro debiti commerciali verso altre imprese. 

Compensiamo è un’idea di tre veronesi: un professionista, Giuseppe Barbarani, revisore legale, con il fondamentale apporto di Paolo Mafficini, It manager e programmatore e dell’ avvocato Mario Galvagni Benini